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PARTECIPARE LA DEMOCRAZIA

Antimperialismo

Il termine Imperialismo entra nel vocabolario marxista all’inizio del ‘900, durante il dibattito che accompagna l’espansione colonialista, ad indicare le forme economiche e politiche con le quali il capitale impone il suo dominio sul mondo e, in particolare, lo sfruttamento dei paesi meno sviluppati. L’antimperialismo è, fin dalla Grande guerra, una parola d’ordine della sinistra.

Negli anni ’60, in un contesto segnato dalla decolonizzazione, da numerose guerre nel Terzo Mondo e dall’imporsi di nuove forme di dominio, dette “neocolonialistiche” da parte del Nord sul Sud del mondo, la tematica antimperialista conosce una nuova fortuna. La guerra del Vietnam, in particolare, diviene il collettore delle proteste contro il carattere imperialista delle Nazioni occidentali, in primis gli USA.

Con lo scoppio del ’68 l’antimperialismo diviene così una delle sue basi teoriche fondamentali, con il riferimento ad esperienze concrete come i movimenti di liberazione nazionale in Africa e America Latina, insieme alla speranza ideale di una rivoluzione nel Terzo Mondo.

Si afferma un paradigma che vede le “altre culture” non come entità passive, in attesa di essere liberate, ma come realtà in grado di portare avanti valori ed esperienze capaci di indicare la via da percorrere anche all’Occidente.