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PARTECIPARE LA DEMOCRAZIA

Case del popolo

Ad Imola a partire dal 1902 si formarono dei “Magazzini cooperativi di consumo” al fine di offrire rivendite di generi alimentari a prezzi popolari: sorsero così veri e propri spacci, alcuni dotati di osterie e sale da ballo, i quali si trasformarono ben presto in “case del popolo” dove all’aspetto ludico e ricreativo si univa la possibilità di fare politica, essendovi sale per riunioni a disposizione anche di partiti e sindacati.

La prima vera e propria casa del popolo nel territorio imolese fu probabilmente quella di San Prospero, una piccola frazione di Imola, inaugurata il 17 dicembre 1911. Altra struttura importante è la casa del popolo di Castel Guelfo, la quale ancora mostra la struttura originale.

In città, la casa del popolo era in pieno centro, in via Felice Orsini, realizzata nel 1919 con il nome di “Circolo-ritrovo socialista”; il Circolo venne assalito nel 1921 dalle camicie nere, poi da loro occupato ed infine ristrutturato durante il regime fascista negli anni ‘30. Dopo la guerra fu di proprietà dell’ENAL, poi della regione, infine del comune: ha comunque mantenuto fino ai giorni nostri una funzione ricreativa con spazi a disposizione della città.

Le numerose case del popolo sparse nelle frazioni imolesi e nei comuni del circondario per lo più ospitarono circoli dell’ARCI, oltre a sedi politiche e sindacali.