Negli anni della dittatura fascista i militanti comunisti svolgevano attività politica cercando di sfuggire alla sorveglianza delle forze dell'ordine, anche le gite all'aperto erano occasione di riunione. Il 3 agosto 1930, a Montebudello, 23 delegati della Federazione giovanile bolognese diedero vita a un congresso clandestino. Tra i partecipanti figurarono l'artigiano 22enne Ernesto Venzi, l'operaio Remigio Venturoli e il meccanico Marx Tassoni, eletto segretario provinciale. Venturoli e Tassoni caddero nella Resistenza.