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PARTECIPARE LA DEMOCRAZIA

Palazzo del Ridotto, Cesena

A conclusione del Secondo conflitto mondiale tutti i Partiti antifascisti cesenati emersi dalla clandestinità sono alla ricerca di nuove sedi adeguate alle proprie pretese e aspettative di ramificarsi capillarmente nella società. Richiamandosi ad una decisione assunta dal CLN ancora clandestino, il PCI chiede di insediarsi nel Palazzo del Ridotto, sede, negli anni del Regime, del Circolo cittadino. Dopo alcune tensioni in seno al CLN, l'intesa fra PCI e PRI apre la via all'accoglimento delle richieste comuniste e dall'estate del 1945 il Palazzo del Ridotto diventa la prestigiosa sede dei comunisti cesenati. In quello che verrà popolarmente definito “Il Cremlino di Cesena”, oltre al Partito si insediano anche alcune associazioni collaterali e diversi circoli culturali che riuniscono gli intellettuali di area comunista.
Il Palazzo del Ridotto non sfugge però al clima anticomunista degli anni del centrismo. Nel 1953 il Circolo cittadino presenta un esposto chiedendo la restituzione dello stabile. Dopo una lunga diatriba giudiziaria la rivendicazione viene accolta e il Partito comunista si trova di fronte allo sfratto, cui viene dato corso il 18 aprile 1954.
Il Palazzo del Ridotto tornerà ad essere associato strettamente al PCI solo nei primi anni '70, quando diventa uno dei teatri prediletti per convegni e iniziative politiche. Da ricordare fra le altre l'assemblea popolare indettavi dal Comitato Italia-Vietnam il 23 ottobre 1972, che apre una settimana di mobilitazioni con cui Cesena accoglie una delegazione vietnamita, e le numerose iniziative indette dal PCI sui problemi dell'agricoltura, anche con la presenza di dirigenti nazionali come Pio La Torre.