L'imponente palazzo Masdoni si trova in una delle vie principali del centro cittadino, vero e proprio elemento della memoria storica della città, giace vuoto dal 1991. A quasi trentanni dalla chiusura della sede della Federazione provinciale del PCI, il palazzo non ha più avuto nuovi inquilini; da anni ormai è in ristrutturazione, rimane però nella memoria dei reggiani come il palazzo del Partito Comunista. Le vicende sull'origine dell'edificio e dei suoi proprietari si perdono nella storia della città: ristrutturato nel XVIII secolo, il palazzo fu di proprietà della famiglia omonima sino al 1769, poi dei Toschi, dei Rocca-Saporiti e, infine, nel 1954, diventò sede provinciale del Partito Comunista Italiano. In quell'anno il PCI reggiano lasciò la sua sede in Corso Cairoli, occupata immediatamente dopo la Liberazione, su cui pendeva un ordine di sfratto del governo. Allo sfratto, il partito rispose con l'acquisto di un palazzo antico e prestigioso per la storia della città. Palazzo Masdoni, di architettura barocca, è una enorme struttura composta da centinaia di stanze, quattro cortili e un teatro e quando fu acquistato dal PCI versava in pessime condizioni. Negli anni, dal 1954 al 1991, ha subito diversi interventi di ristrutturazione e di recupero di spazi, per essere adattato alla vita del partito. All'interno del palazzo convivevano diverse organizzazioni: la sede provinciale del PCI e della FGCI, il circolo Gramsci e la redazione de "l'Unità". Queste strutture formavano il nucleo dell'attività e delle relazioni politiche del PCI in provincia e fuori. La sede divenne infatti con il tempo il vero e proprio simbolo della grande influenza esercitata dal partito sulla città e accompagnò tutti i grandi momenti di svolta del PCI. Palazzo Masdoni fu, per quasi quarant'anni, punto d'incontro politico, sociale e ricreativo per i comunisti reggiani e non solo. Le varie modifiche strutturali che furono realizzate riflettono, a pieno titolo, l'avvicendarsi delle diverse generazioni di militanti e hanno coinvolto in qualche modo l’intera città. Per molti anni il PCI reggiano ebbe il proprio simbolo in Palazzo Masdoni, che fu al centro anche di vicende nazionali e internazionali.