Collocato nei pressi di Piazza della Vittoria, una delle piazze più importanti della città, Palazzo Carmi è oggi sede dell’Archivio di Stato di Reggio Emilia. L’edificio venne costruito nel 1849, adiacente all’ex ghetto ebraico, nella zona dove sorgeva il convento di Santo Spirito, a spese di Giuseppe e Bonaiuto Carmi. Il palazzo infatti trae il suo nome dalla famiglia Carmi, un’importante famiglia della borghesia ebraica reggiana. La struttura, dall’epoca della sua costruzione, non ha subito particolari modifiche, almeno per quanto riguarda la sua facciata esterna.
Durante il Ventennio fu sede del Partito Nazionale Fascista, dal 1943 al 1945 del Partito Fascista Repubblicano e poi nel 1946, dopo la Resistenza e la Liberazione, il Demanio concesse l’uso del palazzo alla federazione provinciale del Partito Comunista Italiano. L’immobile adiacente, fu invece assegnato alla Camera del Lavoro. Tra le sedi delle due organizzazioni, al confine tra i due cortili, vi era un salone comune, che venne subito adottato ad uso di conferenze culturali, assemblee, riunioni, concerti ed eventi pubblici. Il partito dotò il suo palazzo di un bar al pianterreno, di una biblioteca e di una mensa al secondo piano, a cui si poteva accedere da Via Lorenzo Gennari. Nella sede di Corso Cairoli nel 1947, decimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, prese vita il Circolo Gramsci di Reggio Emilia. Al famoso militante comunista sardo venne intitolata una grande sala a cui si poteva accedere dall’adiacente Via San Rocco. Il partito mise a disposizione del circolo Gramsci i locali del palazzo prospicenti via Lorenzo Gennari e Via San Rocco. Nonostante il PCI e la Camera del Lavoro pagassero regolarmente l’affitto, il 20 febbraio 1954 il governo Scelba impose lo sfratto a tutte le associazioni popolari che si erano insediate nelle ex sedi fasciste. Dopo un lungo contenzioso, non senza tensione, tra cui diverse manifestazioni e uno sciopero generale, il 13 ottobre 1954 ingenti forze di polizia resero effettivo lo sfratto. Quasi contemporaneamente a Palazzo Masdoni, in Via Toschi n. 23, la federazione provinciale reggiana del PCI annunciava, con una grande manifestazione, l’apertura della nuova sede acquistata l’anno precedente.