Il teatro municipale “Romolo Valli” è il maggiore dei tanti teatri di Reggio Emilia, è situato in Piazza Martiri del 7 luglio. Fu costruito grazie alle donazioni dei cittadini, tra il 1851 e il 1857, con progetto dell’architetto Cesare Costa. L’edificio nel tempo non ha subito alcuna modifica. Nel 1980 il Comune di Reggio Emilia ha dedicato il teatro all’attore reggiano Romolo Valli. Sia al suo interno sia al suo esterno, davanti alle sue colonne, si sono svolti importanti eventi: rappresentazioni teatrali, concerti, opere liriche sul palcoscenico, cortei e manifestazioni, tra cui quella del 7 luglio 1960, nella piazza antistante. Il Teatro Municipale fu anche sede, nel corso del secondo conflitto mondiale, di uno dei principali rifugi antiaerei della città. Il 7 marzo 1945, durante un bombardamento alleato, venne danneggiato insieme alla sua piazza e alla vicina chiesa di San Francesco. A testimonianza dell’importanza anche simbolica di questo luogo per la città possiamo ricordare la data del 9 giugno del 1945, nemmeno due mesi dopo la Liberazione, quando il Teatro inaugurò la nuova stagione lirica festeggiando così la fine del nazifascismo e della guerra. Il ricavato di questo spettacolo andò in aiuto alle popolazioni della montagna reggiana. Il 9 luglio 1960, il Teatro Valli fu la sede dei funerali de “i morti di Reggio Emilia” a cui parteciparono migliaia di persone provenienti da tutta Italia. Il Municipale fu anche luogo di due importanti eventi, di rilevanza internazionale, nella lotta contro il colonialismo e l'apartheid. Infatti nel 1973 e nel 1978 si tennero due Conferenze a cui parteciparono esponenti democratici dei paesi africani in lotta: il 24 e 25 marzo 1973 il Teatro ospitò la “Conferenza Nazionale di solidarietà contro il colonialismo e l'imperialismo per la libertà e l'indipendenza di Mozambico, Angola e Guinea Bissau”; il 25-26 novembre 1978 la “Conferenza Nazionale di solidarietà per l'indipendenza e la sovranità dei popoli dell'Africa Australe” con rappresentanti delle forze democratiche di Sud Africa, Namibia, Mozambico, Angola, Tanzania e dell'Unione Africana.