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Piazza Lenin a Cavriago

Il celebre busto di Lenin si trova a Cavriago nel cuore della piazza intitolata al rivoluzionario russo. Il monumento venne inaugurato il 19 aprile 1970 con una cerimonia pubblica per il centenario della nascita di Lenin. Attualmente il busto originale è conservato all'interno della biblioteca civica di Cavriago, mentre in piazza Lenin è stata collocata una copia.

Il monumento durante la Guerra Fredda fu uno dei pochissimi omaggi al leader sovietico presente in tutto il blocco Atlantico. Il rapporto tra Lenin e Cavriago affonda le sue radici all'inizio della storia del comunismo sovietico. Infatti il legame tra il rivoluzionario russo e Cavriago inizia nel 1919, quando il Circolo socialista di Cavriago emanò un ordine del giorno che appoggiava la Rivoluzione d'Ottobre e gli spartachisti tedeschi. I socialisti cavriaghesi si auguravano “che presto il programma dei rivoluzionari russi e tedeschi sia accettato in tutti i paesi d'Europa dal proletariato per farla finita con la dominazione borghese e militarista”. La risoluzione del Circolo cavriaghese venne pubblicata su “L'Avanti” del 12 gennaio 1919. Nel 1921, poi, una delibera del consiglio comunale di Cavriago si impegnava per una sovvenzione economica a favore della causa sovietica.

Il busto di Lenin fu realizzato nel 1922 dagli operai della città ucraina di Vorošilovgrad (oggi Lugansk) e fu collocato, originariamente, di fronte alla fabbrica statale di locomotive della città. Con l'invasione dell'URSS da parte delle forze nazifasciste, il busto fu trafugato dai soldati italiani e portato in Italia. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la statua di Lenin fu ritrovata in Toscana e restituita all'ambasciatore sovietico a Roma.

Nel 1970, a seguito della decisione del comune di Cavriago di intitolare una piazza a Lenin, l'ambasciata dell'URSS in Italia donò il busto alla popolazione di Cavriago. Secondo la motivazione ufficiale, la statua venne donata al comune perché Lenin, nel 1919, venuto a conoscenza della storia dei socialisti di Cavriago, grazie a “L'Avanti”, li elogiò positivamente in un discorso tenuto al Congresso fondativo dell'Internazionale Comunista. Per questo motivo Cavriago rappresentava per l’URSS uno dei primi comuni in Italia a riconoscere ed elogiare la Rivoluzione d'Ottobre.