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PARTECIPARE LA DEMOCRAZIA

Terzomondismo

Terzomondismo è una categoria politica utilizzata per riassumere l’insieme delle teorie che si incentrano sui fenomeni rivoluzionari nei paesi del Terzo Mondo.

Alle origini della grande attenzione che ricevono queste teorie nel 1968 vi è l'interesse occidentale di fronte all’ondata della decolonizzazione ed ad esperienze come quella cubana, che sembrano aprire possibilità di sovversione dell’ordine politico, sociale ed economico capitalista.

Importanti sono anche opere teoriche come “L’ Uomo ad una dimensione “ di Marcuse, che mette in discussione i tradizionali soggetti rivoluzionari del pensiero marxista, ossia gli operai, e pone il problema dell’individuazione di nuove potenzialità rivoluzionarie. Con i “Dannati della Terra” di Fanon ha particolare successo una visione secondo la quale i conflitti anticoloniali sono caricati di enormi potenziali di emancipazione.

Un insieme di esperienze e di loro letture date in Occidente contribuisce poi a sancire l’idea che il Terzo Mondo possa costituire l’innesco per la rivoluzione globale. In primo luogo, la guerra del Vietnam: il successo dei Vietcong nel contenere il colosso americano porta a vedere in loro l'avanguardia coraggiosa di una più ampia lotta contro l'imperialismo. La contemporanea Rivoluzione culturale cinese è invece recepita come occasione per un ritorno al comunismo ugualitario e antiburocratico delle origini. La tragica e romantica parabola di "Che" Guevara contribuisce a dar forza all'idea della necessità di combattere ovunque l'imperialismo.

Costante, per tutta la stagione del Movimento, è dunque la vicinanza alla lotta del Terzo Mondo e la volontà di presentare l’azione dei contestatori in Occidente come complementare ad essa.