L'Emilia-Romagna è un crocevia cruciale per la storia del Partito comunista. Una molteplicità di luoghi-simbolo testimonia il diffondersi e il radicarsi, lungo il Novecento, dell'appartenenza e dell'attività politica legata al partito. Nella mappa che presentiamo è stato possibile ricostruire alcuni luoghi della clandestinità e della lotta antifascista risalenti ai decenni tra le due guerre mondiali. Ma anche e soprattutto le centinaia di luoghi ed eventi che, nella seconda metà del secolo, hanno lasciato il segno sul territorio regionale, caratterizzando compiutamente l'Emilia-Romagna come “Emilia rossa”. Una sezione ad hoc è dedicata ai luoghi dell'attivismo femminile, realizzata in collaborazione con la Rete Archivi UDI Emilia-Romagna.
Situata all’interno del complesso in cui ha sede il Teatro Ariosto di Reggio Emilia, è stata, per gran parte del Novecento, parte integrante della vita culturale della città. La sala fu tra i luoghi protagonisti del 7 luglio 1960, infatti, al suo interno, si sarebbe dovuto tenere il comizio per lo sciopero generale indetto quel giorno. Dal balcone del Teatro Ariosto, direttamente comunicante con la Sala Verdi, vennero scattate tra le fotografie più significative di quel 7 luglio 1960.
Il teatro municipale “Romolo Valli” è il maggiore dei tanti teatri di Reggio Emilia. Il 9 luglio 1960, fu la sede dei funerali de “i morti di Reggio Emilia” a cui parteciparono migliaia di persone provenienti da tutta Italia.
Situato nella prima zona industriale di Reggio Emilia, adiacente alle ex Officine Reggiane, il Centro Loris Malaguzzi è dedicato al protagonista principale di quello, che tra anni Sessanta e Settanta, si è affermato come un progetto educativo per l'infanzia di rilievo internazionale.
Il celebre busto di Lenin si trova a Cavriago nel cuore della piazza intitolata al rivoluzionario russo. Il monumento venne inaugurato il 19 aprile 1970 con una cerimonia pubblica per il centenario della nascita di Lenin.
Palazzo Allende, detto anche Palazzo Ducale, sorge in Corso Garibaldi, una delle vie principali del centro storico di Reggio Emilia, ed è sede della Prefettura. Nel 1973, dopo il colpo di stato militare in Cile, il comune di Reggio Emilia decise di dedicare il palazzo a Salvador Allende.
Il Campovolo nacque come pista di prova per gli aerei, realizzati dalle adiacenti Officine Meccaniche Reggiane. L'area venne scelta dal PCI, all'inizio degli anni '80, su iniziativa del segretario provinciale Alessandro Carri, per ospitare la Festa dell'Unità.